Bonus – Bonusgazzetta.it https://bonusgazzetta.it Tutti i Bonus Wed, 15 Jan 2025 19:15:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 Bonus 250 euro INPS 2025: Ecco come fare la domanda https://bonusgazzetta.it/bonus-250-euro-inps-2025-ecco-come-fare-la-domanda/ https://bonusgazzetta.it/bonus-250-euro-inps-2025-ecco-come-fare-la-domanda/#respond Wed, 15 Jan 2025 19:15:08 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=1733 Read more]]> l governo italiano ha deciso di offrire un nuovo Bonus 250 euro INPS 2025 per aiutare le madri lavoratrici, sia dipendenti che autonome. Questo contributo si chiama Bonus INPS 250 euro 2025 e nasce per sostenere le famiglie e affrontare il problema del calo delle nascite. Con questa misura, le madri possono ottenere un’esenzione completa dai contributi previdenziali fino a un massimo di 250 euro al mese, ovvero 3.000 euro l’anno.

Bonus 250 euro INPS 2025

Il bonus è riservato alle madri con un lavoro stabile o autonomo. Le condizioni per richiederlo sono:

  • Due figli a carico, con il più piccolo sotto i 10 anni.
  • Oppure tre figli o più, con almeno uno di loro minorenne.
  • Residenza in Italia.
  • Reddito annuo non superiore a 40.000 euro.

Le madri escluse dal bonus sono quelle che:

  • Lavorano con contratto a tempo determinato.
  • Hanno un solo figlio.
  • Hanno due figli con età superiore a 10 anni.
  • Hanno tre figli maggiorenni.
  • Sono disoccupate, pensionate o lavorano in regime forfettario.
Bonus 250 euro INPS 2025: Domanda Online

Il contributo non è automatico per tutte. Le madri dipendenti devono informare il proprio datore di lavoro per ottenerlo. Invece, le lavoratrici autonome devono presentare una domanda all’INPS. Le istruzioni per queste domande saranno pubblicate il 29 gennaio 2025.

L’importo del bonus verrà aggiunto al salario mensile per le dipendenti, mentre per le autonome sarà uno sconto sui contributi da pagare. Il bonus si interrompe se il figlio più piccolo compie 10 anni (nel caso di due figli) o 18 anni (nel caso di tre figli).

Inoltre, per il 2025 c’è anche la Carta dei Nuovi Nati, un aiuto di 1.000 euro per ogni figlio nato, adottato o affidato durante l’anno. Per ottenerla, è richiesto un ISEE sotto i 40.000 euro, e il contributo sarà erogato entro un mese dalla nascita o dall’arrivo del bambino. La domanda per questo bonus deve essere fatta sul sito dell’INPS.

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Cedolino Pensione di Gennaio 2025: data di pagamento – Ecco il calendario Inps https://bonusgazzetta.it/cedolino-pensione-di-gennaio-2025-calendario-inps/ https://bonusgazzetta.it/cedolino-pensione-di-gennaio-2025-calendario-inps/#respond Sat, 21 Dec 2024 11:19:14 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=1725 Read more]]> Nel 2025, in Italia, le pensioni subiranno un leggero aumento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Questo cambiamento arriva in risposta all’inflazione e all’aumento generale dei costi. Il Cedolino Pensione di gennaio 2025 sarà disponibile a partire dall’ultima settimana di dicembre 2024, intorno al 23 dicembre. I pensionati potranno visualizzarlo accedendo al portale dell’INPS tramite SPID, CIE o CNS.

Gli importi delle pensioni saranno adeguati, ma in modo proporzionato.

  • Per chi riceve fino a 4 volte il minimo INPS (circa 2.394 euro):
    • Aumento dello 0,8%.
  • Per chi riceve tra 4 e 5 volte il minimo INPS (fino a 2.993 euro):
    • Aumento dello 0,72%.
  • Per chi riceve più di 5 volte il minimo INPS (oltre 2.993 euro):
    • Aumento dello 0,6%.

La pensione minima, invece, crescerà del 2,2%. Passerà da 603,39 euro a 617,89 euro, garantendo un piccolo sollievo ai redditi più bassi.

L’importo del cedolino di gennaio sarà anche soggetto al conguaglio fiscale:

  • Chi ha pagato meno tasse nel 2024 riceverà un importo ridotto.
  • Chi ha pagato più tasse del dovuto riceverà un rimborso.

La data di pagamento per la pensione sarà il 3 gennaio 2025, primo giorno utile dopo le festività. Chi ritira la pensione agli uffici postali seguirà un calendario basato sul cognome:

  • Cognomi A-B: venerdì 3 gennaio.
  • Cognomi C-D: sabato 4 gennaio.
  • Cognomi E-L: martedì 7 gennaio.
  • Cognomi M-O: mercoledì 8 gennaio.
  • Cognomi P-R: giovedì 9 gennaio.
  • Cognomi S-Z: venerdì 10 gennaio.
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I pensionati potranno vedere il cedolino sul sito dell’INPS o tramite l’app Bancoposta, per chi ha l’accredito sul conto postale. In alternativa, sarà possibile rivolgersi a patronati o CAF per assistenza. Anche se l’aumento delle pensioni è contenuto, rappresenta un piccolo passo per alleviare le difficoltà economiche di molti cittadini.

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Bonus 200 Euro Dicembre 2024: Verifica se hai diritto o No! https://bonusgazzetta.it/bonus-200-euro-dicembre-2024-in-busta-paga/ https://bonusgazzetta.it/bonus-200-euro-dicembre-2024-in-busta-paga/#respond Thu, 19 Dec 2024 12:53:43 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=10 Read more]]> A dicembre 2024 arriva una buona notizia per molte famiglie italiane. La nuova Legge di Bilancio 2024 prevede un Bonus 200 Euro Dicembre 2024, conosciuto come “bonus carburante”. Questa somma, erogata una sola volta, vuole aiutare i cittadini durante il Natale. L’obiettivo è quello di ridurre il peso dell’aumento dei prezzi e dare sostegno alle persone più fragili. Vediamo insieme in questo articolo che cos’è e Chi può ottenere il bonus? E come si può fare domanda?

Che cos’è il Bonus 200 Euro Dicembre 2024?

Il Bonus 200 Euro Dicembre 2024 è un’iniziativa del governo italiano pensata per supportare i lavoratori del settore privato. Questo aiuto economico è stato introdotto per contrastare l’aumento dei costi, come quelli di carburante e benzina. Il bonus verrà erogato direttamente in busta paga e non sarà tassato. Non inciderà sul reddito imponibile, ma va comunque considerato ai fini dei contributi previdenziali.

A chi spetta il Bonus 200 Euro Dicembre 2024?

Il Bonus 200 Euro dicembre 2024 spetta a chi ha determinati requisiti economici e lavorativi. Questo aiuto vuole supportare le famiglie e i lavoratori italiani, in particolare a causa dell’aumento dei costi per il carburante e le spese quotidiane. Tuttavia, non possono beneficiare di questo bonus i lavoratori autonomi, i professionisti con partita IVA e i dipendenti pubblici.

Bonus 200 Euro Dicembre 2024: Verifica se hai diritto o No!

Bonus 200 Euro Dicembre 2024: requisiti

Il Bonus 200 Euro Dicembre 2024 è rivolto ai lavoratori dipendenti nel settore privato. Per poterlo ottenere, bisogna rispettare due condizioni principali:

  • Reddito annuo inferiore a 35.000 euro.
  • Essere lavoratori dipendenti nel settore privato.

Questo bonus è pensato per sostenere chi guadagna meno e lavora in aziende private. Se si soddisfano questi requisiti, il bonus sarà accreditato direttamente in busta paga.

Chi non ha diritto al Bonus 200 Euro Dicembre 2024?

Il Bonus 200 Euro Dicembre 2024, conosciuto come “bonus carburante”, è un aiuto economico per i dipendenti privati. Tuttavia, non tutti possono riceverlo. È essenziale sapere chi non ha diritto a questo beneficio per evitare errori e aspettative sbagliate. Ecco le categorie escluse:

  • Dipendenti pubblici: Solo i lavoratori del settore privato possono ottenere il bonus. Chi lavora per lo Stato o enti pubblici è escluso.
  • Lavoratori autonomi con Partita IVA: Liberi professionisti e autonomi con partita IVA non rientrano nei beneficiari. Il bonus è riservato ai soli dipendenti privati.
  • Reddito annuo sopra 35.000 euro: Il bonus è disponibile solo per chi ha un reddito lordo annuo fino a 35.000 euro. Chi supera questa soglia non può riceverlo.
  • Aziende non aderenti: L’erogazione del bonus dipende dalla decisione del datore di lavoro. Se l’azienda non partecipa, i lavoratori non riceveranno nulla.
  • Enti del terzo settore con attività commerciale: Il beneficio è rivolto solo ai dipendenti di enti del terzo settore che svolgono esclusivamente attività non commerciale. In caso di attività commerciale, i lavoratori non sono inclusi.
  • Percettori di sussidi incompatibili: Chi riceve altri aiuti che non possono essere cumulati con il bonus potrebbe essere escluso. È sempre meglio verificare eventuali incompatibilità con altri benefici.

Bonus 200 Euro Dicembre 2024 come richiedere?

Bonus 200 Euro Dicembre 2024: Verifica se hai diritto o No!

Il Bonus 200 Euro Dicembre 2024 sarà erogato automaticamente dal datore di lavoro, senza necessità di inviare una richiesta. L’importo verrà inserito nella busta paga di dicembre 2024, insieme alla tredicesima mensilità. Ogni beneficiario potrà riceverlo una sola volta.



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Permessi 104 e Congedo Straordinario: l’INPS Spiega Come Cumularli https://bonusgazzetta.it/cumulo-permessi-104-congedo-straordinario-regole-inps/ https://bonusgazzetta.it/cumulo-permessi-104-congedo-straordinario-regole-inps/#respond Mon, 09 Dec 2024 20:55:03 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=1720 Read more]]> La Legge 104 è una risorsa fondamentale per supportare le persone con disabilità e i loro familiari, offrendo diverse agevolazioni. Tra queste, i permessi retribuiti, noti come permessi 104, e il congedo straordinario. Molti si chiedono se sia possibile usufruire di entrambe le misure contemporaneamente. L’INPS ha fatto chiarezza su questo punto.

I permessi 104 permettono ai lavoratori disabili o a chi assiste familiari con disabilità grave di assentarsi dal lavoro mantenendo lo stipendio. Sono disponibili in due modalità principali:

  • Tre giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore.
  • Permessi giornalieri di una o due ore, in base all’orario lavorativo (se superiore o inferiore a sei ore).

Il congedo straordinario, invece, è un periodo di assenza retribuita concesso ai lavoratori che assistono familiari con disabilità grave, come previsto dall’articolo 3, comma 3, della Legge 104. Le caratteristiche principali del congedo straordinario includono:

  • Una durata massima complessiva di due anni, da utilizzare nell’intera vita lavorativa.
  • La possibilità di frazionare il congedo in giorni distinti.
  • Un’indennità pari alla retribuzione dell’ultimo mese lavorativo precedente alla richiesta del congedo.

Cumulabilità dei Benefici

La domanda cruciale è: si possono utilizzare contemporaneamente i permessi 104 e il congedo straordinario? L’INPS ha risposto chiaramente, sottolineando che:

  • Sì, è possibile cumulare i due benefici nello stesso periodo temporale, ma con una condizione precisa.
  • I giorni di permesso 104 e i giorni di congedo straordinario devono essere differenti, ossia non possono sovrapporsi.

Ad esempio:

  • È possibile utilizzare un permesso 104 in un determinato giorno e un congedo straordinario il giorno successivo.
  • Non è possibile, invece, richiedere entrambe le agevolazioni nello stesso giorno.

Questa regola è stata ribadita in varie comunicazioni ufficiali dell’INPS, tra cui la circolare n. 53 del 29 aprile 2008, che ha chiarito come queste misure debbano essere utilizzate in modo alternato, seppur nello stesso periodo complessivo.

Un Supporto Equilibrato per i Lavoratori

Questa disposizione dell’INPS mira a garantire:

  • Un utilizzo trasparente ed equo delle agevolazioni.
  • Una maggiore flessibilità per i lavoratori che si trovano a dover conciliare le esigenze lavorative con l’assistenza a familiari in condizioni di disabilità grave.

Conclusioni

Permessi 104 e congedo straordinario rappresentano strumenti preziosi per le famiglie. Sebbene debbano essere utilizzati in giornate distinte, la possibilità di cumulare queste agevolazioni offre un importante sostegno nella gestione delle difficoltà quotidiane. Pianificando attentamente, i lavoratori possono beneficiare al massimo di queste misure, senza compromettere né il lavoro né l’assistenza ai propri cari.

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Rottamazione Quinquies 2025: Nuove Regole per Aiutare i Contribuenti – ecco la nuova proposta https://bonusgazzetta.it/rottamazione-quinquies-2025-rate-debiti/ https://bonusgazzetta.it/rottamazione-quinquies-2025-rate-debiti/#respond Mon, 09 Dec 2024 20:44:40 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=1715 Read more]]> In Italia, una nuova proposta per aiutare chi ha debiti con il Fisco potrebbe cambiare le cose dal 2025. In un momento in cui il costo della vita aumenta e molte famiglie faticano a mantenere il loro potere d’acquisto, arriva una possibile soluzione: la rottamazione quinquies 2025, una misura che promette maggiore flessibilità e condizioni favorevoli per i contribuenti.

Questa iniziativa, sostenuta dalla Lega, è stata presentata come emendamento alla legge di Bilancio ma è stata inizialmente respinta. Tuttavia, il 27 novembre, un nuovo progetto di legge è stato depositato in Parlamento, riaprendo il dibattito. Anche se non sarà votata entro il 2024, la proposta potrebbe essere discussa nei primi mesi del prossimo anno, portando avanti le idee dell’emendamento originale.

Ecco alcune caratteristiche principali della rottamazione quinquies 2025:

  • Durata decennale: il pagamento del debito potrà essere dilazionato in 120 rate mensili, per un piano di rientro più lungo e sostenibile.
  • Applicazione retroattiva: i debiti iscritti tra il 2000 e il 2023 saranno inclusi, offrendo la possibilità di sanare anche situazioni molto datate.
  • Eliminazione di interessi e sanzioni: i contribuenti dovranno pagare solo il capitale dovuto.
  • Opportunità per i decaduti: chi non ha rispettato i termini di precedenti rottamazioni avrà una nuova possibilità di aderire.

Questa flessibilità potrebbe rendere la nuova misura più efficace rispetto alle precedenti. In passato, infatti, molte iniziative simili non hanno avuto il successo sperato. Ad esempio, la prima rottamazione ha coinvolto oltre un milione e mezzo di contribuenti, ma alla fine ha generato meno della metà delle entrate previste. Anche l’ultima versione, la rottamazione quater introdotta nel 2023, ha registrato risultati deludenti nonostante due proroghe.

La principale novità della quinquies è la possibilità di continuare a beneficiare dell’agevolazione anche in caso di ritardi nei pagamenti. Invece di perdere subito i benefici, i contribuenti avrebbero margine fino a otto rate non pagate prima di decadere dal piano. Questo cambiamento mira a ridurre il rischio di abbandono e a garantire una maggiore adesione.

Perché questa misura potrebbe avere successo?

  • Maggiore sostenibilità: le rate mensili riducono l’impatto finanziario per i contribuenti.
  • Più inclusività: consente anche ai decaduti di rientrare in gioco.
  • Maggior tolleranza: non si decade immediatamente per un singolo ritardo nei pagamenti.

Per concludere, la rottamazione quinquies potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per milioni di contribuenti, incluse piccole imprese, artigiani, commercianti e liberi professionisti. Anche se non sarà inclusa nella manovra 2025, il dibattito su questa proposta è solo rimandato. Nei prossimi mesi scopriremo se questa nuova definizione agevolata sarà approvata, offrendo così un aiuto concreto a chi è in difficoltà con il Fisco.

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ISEE 2025: Guida al Rinnovo Prima della Scadenza del 31 Dicembre https://bonusgazzetta.it/rinnovo-isee-2025-scadenza-31-dicembre-inps/ https://bonusgazzetta.it/rinnovo-isee-2025-scadenza-31-dicembre-inps/#respond Mon, 09 Dec 2024 20:33:50 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=1712 Read more]]> La scadenza dell’ISEE si avvicina, fissata per il 31 dicembre, e i contribuenti italiani sono chiamati a rinnovare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per continuare a usufruire di importanti agevolazioni economiche e sociali. Questo documento, essenziale per calcolare l’ISEE, perde validità alla fine dell’anno, indipendentemente dalla data in cui è stato presentato.

L’ISEE, indispensabile per ottenere sostegni economici e sociali, è calcolato sulla base dei dati forniti nella DSU. Questa dichiarazione contiene informazioni fondamentali sulla composizione del nucleo familiare e sulla situazione patrimoniale e reddituale dei suoi membri. I dati sui redditi e sui patrimoni considerati nella DSU si riferiscono sempre a due anni prima rispetto alla data di presentazione.

  • Ad esempio, una DSU depositata nel 2024 include i redditi e i patrimoni del 2022.

L’attestazione ISEE ha una validità uniforme: scade sempre il 31 dicembre dello stesso anno in cui è stata presentata la DSU, anche se quest’ultima è stata trasmessa pochi giorni prima della fine dell’anno. Per esempio, una DSU inviata a gennaio o a dicembre 2024 produrrà comunque un ISEE valido fino al 31 dicembre 2024.

I contribuenti devono quindi organizzarsi per rinnovare la DSU entro i tempi previsti, garantendo così il rilascio dell’ISEE 2025, che sarà calcolato sulla base dei dati patrimoniali e reddituali del 2023. Questo rinnovo è cruciale, soprattutto per continuare a ricevere benefici come l’assegno unico per i figli a carico.

Tra le novità previste per il calcolo dell’ISEE 2025, potrebbe esserci l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro. Questa misura, inizialmente ipotizzata per il 2024, potrebbe diventare realtà dal 1° gennaio 2025, rappresentando un vantaggio per molti contribuenti, riducendo il valore dell’ISEE e ampliando il numero dei beneficiari.

Per semplificare il rinnovo e prepararsi adeguatamente, è importante seguire alcune raccomandazioni:

  • Verificare che la composizione del nucleo familiare indicata nella DSU sia aggiornata alla data di presentazione, segnalando eventuali variazioni come nascite, matrimoni o cambi di residenza.
  • Raccogliere tutta la documentazione necessaria, compresi i dati relativi ai redditi e ai patrimoni del 2023, come estratti conto bancari e postali.
  • Monitorare eventuali aggiornamenti legislativi che potrebbero influire sul calcolo dell’ISEE.
  • Presentare la DSU nei tempi utili, utilizzando anche il modello precompilato disponibile sul sito dell’INPS a partire da gennaio 2025.

Pianificare con anticipo il rinnovo dell’ISEE è fondamentale per evitare interruzioni nei benefici e garantire un calcolo aggiornato che rispecchi correttamente la propria situazione economica.

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Visita fiscale INPS 2025: Gli orari per i dipendenti pubblici e privati – Sanzioni e Penalità https://bonusgazzetta.it/visita-fiscale-inps-2025-gli-orari-per-i-dipendenti-pubblici-e-privati/ https://bonusgazzetta.it/visita-fiscale-inps-2025-gli-orari-per-i-dipendenti-pubblici-e-privati/#respond Fri, 06 Dec 2024 21:37:31 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=1706 Read more]]> Nel 2025, la visita fiscale INPS 2025 resta essenziale per controllare le assenze per malattia dei lavoratori. Le nuove regole e gli orari aggiornati rendono importante capire i propri doveri e diritti, sia per chi lavora nel settore pubblico che privato, evitando così problemi e sanzioni. Le fasce di reperibilità rimangono valide anche nel 2025, seguendo le regole introdotte in passato. Sapere quando si può essere controllati e conoscere i casi di esonero è fondamentale.

Visita fiscale INPS 2025: Gli orari per i dipendenti pubblici e privati

Dal 2025, le regole per le visite fiscali INPS rimangono le stesse. Queste norme si applicano sia ai lavoratori pubblici che a quelli privati. Chi è assente per malattia deve essere disponibile per controlli medici a casa, ogni giorno, inclusi i festivi, nei seguenti orari:

  • Mattina: dalle 10:00 alle 12:00
  • Pomeriggio: dalle 17:00 alle 19:00

È fondamentale indicare sul certificato medico l’indirizzo preciso dove si è reperibili. Se questo cambia, bisogna informare subito l’INPS e il proprio datore di lavoro o ufficio di riferimento.

Alcune situazioni speciali prevedono esenzioni dall’obbligo di essere reperibili. Ad esempio, chi soffre di patologie gravi che richiedono cure salvavita o chi ha un’invalidità riconosciuta può essere esonerato. Se il lavoratore non rispetta gli orari senza una valida ragione, possono esserci sanzioni economiche, come la riduzione dello stipendio.

Visita fiscale INPS 2025: Gli orari per i dipendenti pubblici e privati - Sanzioni e Penalità

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Esonero dalle fasce orarie: i casi giustificati per il 2025

Nel 2025, ci sono casi specifici in cui i lavoratori non devono rispettare l’obbligo di reperibilità durante gli orari delle visite fiscali. Queste situazioni richiedono sempre certificazioni mediche o documenti che le giustifichino.

Casi principali di esonero

  • Patologie gravi con terapie salvavita
    Chi soffre di malattie serie che richiedono cure essenziali può essere esonerato. Un medico deve certificare la necessità della terapia.
  • Invalidità riconosciuta dal 67% in su
    Se il lavoratore ha un’invalidità di almeno il 67%, collegata alla malattia attuale, può ottenere l’esonero con un certificato medico.
  • Malattia legata al lavoro
    I dipendenti pubblici con malattie riconosciute come “causa di servizio” possono essere esentati. Queste patologie devono essere documentate e rientrare nelle categorie previste dalla legge.
  • Motivi personali o familiari gravi
    Eventi importanti ed imprevisti, come emergenze familiari, permettono l’assenza, ma è necessaria una prova scritta.
  • Visite mediche e cure urgenti
    Esami o trattamenti specialistici, non rinviabili, durante le fasce orarie stabilite sono un motivo valido per non essere reperibili.

Altri motivi accettati

Il medico può indicare altre situazioni per l’esonero, ad esempio:

  • Cure salvavita per gravi malattie.
  • Invalidità del 67% o più.
  • Cause di servizio, come quelle elencate nel D.P.R. n. 834/1981 per dipendenti pubblici.

Giustificazioni comuni per assenze

Alcuni esempi di situazioni accettate includono:

  • Appuntamenti con il proprio medico, se non è possibile fissarli in altri orari.
  • Ritirare esami diagnostici legati alla malattia.
  • Trattamenti urgenti, come cure odontoiatriche o iniezioni mediche.
  • Acquisto di farmaci essenziali in farmacia.
  • Visitare parenti ricoverati in ospedale durante gli orari di reperibilità.
  • Attività di volontariato compatibili con lo stato di salute.

Visita fiscale INPS 2025: Sanzioni e Penalità

Dal 2025, l’INPS ha cambiato le regole per i controlli sui lavoratori in malattia. Ora le fasce orarie sono uguali per tutti, sia per chi lavora nel pubblico sia nel privato. Gli orari stabiliti sono:

PeriodoOrario
Mattinadalle 10:00 alle 12:00
Pomeriggiodalle 17:00 alle 19:00

In questi orari, il lavoratore deve essere a casa all’indirizzo indicato. Se non è presente senza un motivo valido, ci saranno sanzioni:

  1. Taglio dell’indennità di malattia:
    • 100% per i primi 10 giorni.
    • 50% per i giorni seguenti.

Alcuni lavoratori sono esonerati, come chi ha malattie gravi, fa terapie salvavita o ha un’invalidità riconosciuta sopra il 67%. Non comunicare un cambio di indirizzo può portare ad altre penalità.

Visita fiscale INPS 2025: Le Procedure di Controllo

La visita fiscale è un controllo medico fatto dall’INPS per verificare lo stato di salute dei lavoratori che dichiarano malattia. Dal 1° settembre 2017, con il Polo Unico per le Visite Fiscali, solo l’INPS si occupa di queste visite, sia su richiesta del datore di lavoro (pubblico o privato), sia di propria iniziativa.

Quando un lavoratore invia un certificato di malattia, il medico lo trasmette online all’INPS. Da quel momento, l’INPS può organizzare una visita, sia quando lo chiede il datore di lavoro (pubblico o privato) sia di propria iniziativa per controllare che il lavoratore sia a casa, all’indirizzo indicato. Il certificato deve includere:

  • La durata della malattia.
  • L’indirizzo esatto dove il lavoratore è reperibile.

Se l’indirizzo cambia durante la malattia, il lavoratore deve informare subito l’INPS o il datore di lavoro, a seconda del tipo di impiego. Questo si può fare attraverso il sito dell’INPS usando SPID, CIE o CNS.

Visita fiscale INPS 2025: Gli orari per i dipendenti pubblici e privati - Sanzioni e Penalità

In caso di spostamenti all’estero, le regole sono diverse:

  • Paesi UE: Serve una visita medica prima della partenza.
  • Paesi Extra UE: È necessaria un’autorizzazione specifica.

FAQ: Visita fiscale INPS 2025

1. Quali sono gli orari di reperibilità per le visite fiscali nel 2025?

Gli orari delle visite fiscali nel 2025 restano uguali agli anni precedenti. Sono validi sia per i dipendenti pubblici che per quelli privati e si applicano tutti i giorni, inclusi festivi e fine settimana. Le fasce da rispettare sono al mattino dalle 10:00 alle 12:00 e al pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00. In queste ore, il lavoratore deve trovarsi all’indirizzo comunicato all’INPS, salvo esoneri o valide giustificazioni.

2. Quali sono le motivazioni valide per giustificare l’assenza durante le fasce orarie?

Le assenze durante le fasce di reperibilità possono essere giustificate solo con motivi seri. Tra questi ci sono le emergenze improvvise, problemi personali o familiari molto gravi e appuntamenti medici che coincidono con gli orari previsti. In alcune situazioni specifiche, come malattie gravi che richiedono cure indispensabili o invalidità superiore al 67% certificata, è possibile ottenere l’esonero totale. Tra altro, è essenziale che ogni caso sia ben documentato e comunicato in modo chiaro, sia al datore di lavoro che all’INPS, sempre in anticipo.

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Bonus natale 2024 modulo aggiornato Pdf – Ecco quando arriva il pagamento – Autocertificazione Pdf https://bonusgazzetta.it/bonus-natale-2024-modulo-aggiornato-pdf/ https://bonusgazzetta.it/bonus-natale-2024-modulo-aggiornato-pdf/#respond Fri, 06 Dec 2024 13:28:57 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=1693 Read more]]> Il Natale 2024 si avvicina, e arriva una notizia importante per molte famiglie in Italia: il Bonus Natale 2024. Questa iniziativa offre un sostegno economico per affrontare con più serenità le spese delle festività. Scopriamo cosa prevede, chi può riceverlo e come fare domanda per ottenerlo.

Che cos’è il Bonus natale 2024?

Il Bonus Natale 2024 è un contributo economico di 100 euro, pensato per i lavoratori dipendenti con specifici requisiti di reddito e familiari. Questo aiuto, introdotto dal Decreto Omnibus e ampliato con il Decreto Legge 167/2024, è stato creato per sostenere le famiglie durante il periodo delle feste natalizie.

Se il datore di lavoro non eroga il bonus, anche se il lavoratore ne ha diritto, si può recuperare tramite la dichiarazione dei redditi dell’anno 2024, da presentare nel 2025.

A chi spetta il Bonus natale 2024?

Il Bonus Natale 2024 spetta ai lavoratori dipendenti che rispettano alcune condizioni specifiche. Questo contributo di 100 euro è pensato per chi ha un reddito basso o medio e dei figli a carico. Il pagamento avverrà insieme alla tredicesima mensilità direttamente nella busta paga di dicembre. Tutto questo è valido solo se vengono rispettate le regole stabilite dalla legge.

Bonus natale 2024: requisiti

Come abbiamo detto che il Bonus Natale 2024 è un contributo speciale di 100 euro pensato per i lavoratori dipendenti che rispettano alcune condizioni. Questo aiuto economico vuole sostenere le famiglie con figli e redditi limitati. Ecco i requisiti principali:

  • Reddito massimo:
    Il reddito totale per il 2024 non deve superare 28.000 euro. Sono inclusi anche:
    • Redditi con cedolare secca
    • Guadagni da regime forfettario
    • Altri tipi di redditi agevolati
  • Figli a carico:
    È obbligatorio avere almeno un figlio fiscalmente a carico, sia naturale, adottato o affidato.
    • Il reddito del figlio deve essere massimo 4.000 euro (se ha meno di 24 anni)
    • Oppure massimo 2.840,51 euro (se ha più di 24 anni)
  • Capienza fiscale:
    L’imposta lorda deve essere sufficiente per coprire tutte le detrazioni per il lavoro dipendente.

Quanto ammonta il Bonus natale 2024?

Il Bonus Natale 2024 ammonta a 100 euro netti per ogni lavoratore dipendente che soddisfa i requisiti richiesti. In alcune situazioni, entrambi i genitori di una famiglia possono ricevere il bonus, per un totale di 200 euro.

Bonus natale 2024 modulo aggiornato Pdf

Per esempio, se i genitori non sono sposati e non convivono, come stabilito dalla legge n. 76/2016, e ognuno ha un figlio fiscalmente a carico, entrambi possono ottenere il bonus di 100 euro ciascuno. Questo porta a 200 euro totali per la famiglia.

Se un lavoratore è sposato o convivente e il partner già riceve il bonus, non potrà beneficiarne. Quindi, nelle famiglie con genitori conviventi o sposati, solo uno dei due potrà ottenere i 100 euro.

Chi non ha diritto al Bonus natale 2024?

Il Bonus Natale 2024 è un aiuto di 100 euro, pagato una volta sola, per lavoratori dipendenti che rispettano certi requisiti di reddito e famiglia. Ma non tutti lo possono ricevere. Ecco chi non ne ha diritto:

  1. Nessun figlio a carico: Il bonus è per chi ha almeno un figlio fiscalmente a carico. Senza figli, niente bonus.
  2. Reddito sopra i 28.000 euro: Se nel 2024 il tuo reddito complessivo supera 28.000 euro, il bonus non spetta.
  3. Detrazioni che coprono tutta l’imposta lorda: Se la tua imposta lorda è uguale o inferiore alle detrazioni da lavoro, non hai diritto al bonus.
  4. Bonus già preso dal coniuge o convivente: In una famiglia, se entrambi i genitori lavorano, il bonus va solo a uno. Se il tuo partner l’ha già ricevuto, tu sei escluso.
  5. Lavoratori con contratti speciali: Chi ha contratti come co.co.co. o simili al lavoro dipendente non può ottenere il bonus.
  6. Autonomi e partite IVA: Questo bonus è solo per i dipendenti. Se lavori come autonomo o hai una partita IVA, sei escluso.
  7. Lavoratori domestici: Anche se dipendenti, i lavoratori domestici non ricevono il bonus dal datore di lavoro. Devono richiederlo con la dichiarazione dei redditi.
  8. Nessun sostituto d’imposta: Se non hai un sostituto d’imposta, il bonus non arriva in busta paga. Lo puoi però richiedere con la dichiarazione dei redditi.
  9. Figli senza requisiti di reddito: Se tuo figlio supera i limiti di reddito per essere a carico (4.000 euro per under 24 o 2.840,51 euro per over 24), il bonus non è per te.
  10. Autocertificazione non presentata: Per avere il bonus, devi dare un’autocertificazione al datore di lavoro. Senza questa, niente bonus.

Bonus natale 2024: reddito

Il Bonus Natale 2024 è un contributo economico di 100 euro pensato per lavoratori dipendenti e le loro famiglie. Questo aiuto è stato introdotto con il Decreto Omnibus e successivamente migliorato dal Decreto Legge n. 167/2024.

  1. Requisiti di reddito:
    Il reddito complessivo del lavoratore nel 2024 non deve superare i 28.000 euro. Il reddito della casa principale non viene conteggiato.
  2. Figli a carico:
    È necessario avere almeno un figlio a carico.
    • Fino a 24 anni: Reddito massimo del figlio 4.000 euro.
    • Oltre 24 anni: Reddito massimo del figlio 2.840,51 euro.

Bonus natale 2024 modulo aggiornato pdf

Ecco il modulo aggiornato in formato pdf per poter richiedere il bonus natale 2024:-

Bonus Natale 2024 pensionati

A dicembre 2024, molti pensionati italiani con redditi bassi riceveranno un aiuto economico: un bonus di 154,94 euro, chiamato “Bonus Natale”. Questo supporto è stato previsto dalla legge n. 388 del 2000, articolo 70, per aiutare i pensionati durante le feste.

Per ottenere il bonus natale 2024 pensionati, bisogna rispettare alcuni requisiti:

  • Reddito personale: Il reddito annuo non deve superare 11.672,90 euro.
  • Reddito coniugale: Se sei sposato, il reddito totale della coppia non deve superare 23.345,79 euro.
  • Importo della pensione: Il totale annuo delle pensioni deve essere inferiore a 7.781,93 euro. Se il totale è tra 7.781,93 euro e 7.936,87 euro, il bonus sarà solo la differenza tra 7.936,87 euro e la pensione ricevuta.

L’INPS paga il bonus automaticamente con la pensione di dicembre. Non serve fare domanda. Il denaro viene accreditato sullo stesso conto o metodo usato per la pensione. Per controllare, basta verificare il cedolino di dicembre: lì sarà indicato l’importo extra.

Ma non tutti hanno diritto al bonus natale 2024 pensionati. Sono esclusi:

  • Chi riceve pensioni sociali o assegni sociali.
  • Chi ha pensioni con redditi sopra i limiti indicati.

Bonus natale 2024 scadenza

Il Bonus Natale 2024 si riceve di solito con la tredicesima mensilità, ma per ottenerlo è necessario presentare una richiesta. Le procedure cambiano a seconda del tipo di lavoro. Di seguito, tutte le informazioni utili. Ecco le scadenze per fare la domanda

Bonus natale 2024 modulo aggiornato Pdf
  • Settore pubblico (NoiPA)
    La scadenza per inviare la richiesta era il 22 novembre 2024, entro le ore 12:00. La procedura si svolgeva sul portale NoiPA, seguendo questo percorso:
    Servizi > Stipendiali > Richiesta indennità D.L. n.113/2024 (Bonus Natale).
  • Personale sanitario e ospedaliero
    I dipendenti di questo settore dovevano fare domanda entro il 27 novembre 2024. Non c’era un sistema online unico, quindi bisognava compilare il modulo fornito dall’azienda.
  • Lavoratori del settore privato
    Non esiste una data unica per tutti. Le tempistiche dipendono dal proprio datore di lavoro. Si consiglia di presentare la richiesta entro la fine di novembre per ricevere il bonus con la tredicesima.
  • Lavoratori domestici
    Non avendo un sostituto d’imposta, questi lavoratori potranno richiedere il bonus nella dichiarazione dei redditi 2024, da presentare nel 2025.

Ecco cosa fare se non hai ricevuto il bonus natale 2024

Chi non ha fatto domanda in tempo o non ha ricevuto il bonus può comunque recuperarlo nella dichiarazione dei redditi 2024, come rimborso fiscale, da presentare nel 2025.

Quando viene dato il bonus Natale 2024?

Il Bonus Natale 2024 sarà versato insieme alla tredicesima mensilità, ma le date cambiano in base al tipo di lavoro. Ecco il calendario completo.

Per i lavoratori pubblici:

  • 14 dicembre 2024: pagamento per gli insegnanti delle scuole materne ed elementari e per chi è gestito dalle direzioni provinciali del Tesoro.
  • 16 dicembre 2024: data per gli insegnanti supplenti temporanei e per gli altri dipendenti statali.

Per i lavoratori del settore privato:
Il pagamento sarà tra il 15 e il 20 dicembre 2024, secondo il contratto collettivo e le regole dell’azienda.

Bonus natale 2024 autocertificazione

Ecco l’autocertificazione per poter richiedere il bonus natale 2024:-

Bonus natale 2024 domanda online

Per ottenere il bonus natale 2024, bisogna rispettare le modalità e le scadenze che cambiano a seconda del tipo di lavoro. Ogni settore ha regole specifiche. Ecco i dettagli:

Settore pubblico

  • I lavoratori delle amministrazioni con NoiPA devono usare il servizio online “Self Service”.
  • La domanda si fa nell’area personale del portale NoiPA.
  • La scadenza era fissata alle 12:00 del 22 novembre 2024.

Settore sanitario

  • Chi lavora in ospedali o aziende sanitarie doveva seguire le istruzioni della propria azienda.
  • La scadenza era il 27 novembre 2024.
  • Non si poteva usare NoiPA per inviare la richiesta.

Settore privato

  • I lavoratori devono scrivere una richiesta al datore di lavoro.
  • Si usa un modulo con un’autocertificazione per confermare i requisiti.
  • Non c’è una scadenza unica: segui le indicazioni del tuo datore.
  • È meglio inviare tutto in tempo per ricevere il bonus con la tredicesima.
Bonus natale 2024 modulo aggiornato Pdf

FAQ: Bonus natale 2024

1. Bonus natale 2024 quando arriva?

Il Bonus Natale 2024 viene erogato insieme alla tredicesima mensilità nel mese di dicembre 2024.

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Richiedi subito il Bonus spesa 1000 euro 2025: Bonus nascita 1000 euro – Carta per i nuovi nati https://bonusgazzetta.it/bonus-spesa-1000-euro-2025-bonus-nascita-domanda/ https://bonusgazzetta.it/bonus-spesa-1000-euro-2025-bonus-nascita-domanda/#respond Wed, 04 Dec 2024 05:20:00 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=1686 Read more]]> Il governo italiano ha lanciato un nuovo bonus spesa 1000 euro 2025, pensato per sostenere le famiglie con difficoltà economiche. Questo aiuto sarà disponibile nel 2025 e punta a migliorare la vita delle persone in situazioni difficili. Diverso dalla Social Card “Dedicata a te“, il nuovo bonus ha un importo più alto e regole di accesso diverse. L’obiettivo è offrire un aiuto concreto per acquistare beni essenziali e promuovere maggiore inclusione sociale. Vediamo insieme che cos’è ed a chi spetta e quali sono i requisiti e quando arrriva, come richiederlo.

Che cos’è il Bonus spesa 1000 euro 2025?

Il Bonus spesa 1000 euro 2025 è un nuovo aiuto economico deciso dal Governo italiano per sostenere le famiglie in difficoltà. Questo contributo sarà disponibile da gennaio 2025 e servirà per acquistare beni di prima necessità.

Questo bonus è diverso dalla Social Card “Dedicata a te”. La Social Card offre un massimo di 500 euro ed è per più persone, mentre il Bonus spesa 1000 euro prevede una somma più alta. Però, sarà riservato solo a chi soddisfa requisiti precisi ed appartiene a un numero più ristretto di famiglie.

A chi spetta il Bonus spesa 1000 euro 2025?

Il Bonus spesa 1000 euro 2025 spetta a solo:

Bonus spesa 1000 euro 2025
  1. Famiglie con un ISEE inferiore a 10.000 euro.
  2. Famiglie monoreddito.
  3. Nuclei familiari con almeno un minore a carico.
  4. Famiglie con almeno un componente disoccupato.
  5. Residenti in aree con alto tasso di disoccupazione.

Bonus spesa 1000 euro 2025: requisiti

Per richiedere il bonus spesa 1000 euro 2025, ci sono alcune regole da seguire. Ecco requisiti principali spiegati in modo chiaro:

  • ISEE sotto i 10.000 euro: il reddito familiare totale deve essere meno di questa cifra, secondo il calcolo ufficiale dell’ISEE.
  • Famiglia con un solo reddito: il nucleo familiare deve avere solo una persona che lavora.
  • Figli minori in famiglia: è necessario avere almeno un figlio che non ha ancora compiuto 18 anni.
  • Almeno un disoccupato: nella famiglia deve esserci una persona senza lavoro.
  • Zona con molta disoccupazione: la famiglia deve abitare in una regione dove tante persone non hanno un impiego.

Quanto ammonta il Bonus spesa 1000 euro 2025?

Nel 2025 è previsto un bonus spesa che potrà arrivare fino a 1.000 euro. Questo aiuto è pensato per le famiglie italiane che vivono situazioni economiche difficili. L’importo massimo sarà di 1.000 euro per ogni famiglia, ma il valore esatto dipenderà dall’ISEE della famiglia richiedente.

Bonus spesa 1000 euro 2025

Leggi anche questo:- Bonus Caldaia 2025: Detrazione al 50% – senza ristrutturazione, Ecobonus, sostituzione caldaia. Ecco tutto

Bonus spesa 1000 euro 2025: Isee

Il Bonus Spesa da 1000 euro nasce per aiutare le famiglie italiane in difficoltà economica. Il Governo ha deciso che sarà disponibile da gennaio 2025 fino a febbraio 2025. Questa misura è diversa dalla Social Card “Dedicata a te” da 500 euro. Per richiedere il bonus, è necessario avere un ISEE sotto i 10.000 euro, garantendo così supporto diretto a chi ha maggior bisogno.

Bonus spesa 1000 euro 2025 domanda online

Il Bonus Spesa 1000 euro 2025 può essere richiesto entro febbraio 2025 sul portale INPS. Per accedere, servono una di queste credenziali:

  • SPID (Identità Digitale)
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica)
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

Se hai bisogno di aiuto, puoi rivolgerti ad un CAF o a un patronato, che ti guideranno nella compilazione e nell’invio. Il bonus viene erogato in tre modalità:

  • Carta prepagata: da usare in negozi convenzionati.
  • Bonifico bancario: il denaro viene versato direttamente sul conto corrente.
  • Buoni digitali: voucher validi in supermercati, farmacie e negozi.

Bonus nascita 1000 euro 2025

Bonus spesa 1000 euro 2025

Dal 1° gennaio 2025, le famiglie italiane potranno ricevere un aiuto speciale per la nascita o l’adozione di un bambino: la “Carta per i nuovi nati”. Questo contributo, di 1.000 euro una tantum, è stato inserito nella Legge di Bilancio 2025 per sostenere le spese iniziali dei genitori e promuovere la natalità.

Requisiti per ottenere il bonus nascita 1000 euro 2025

Per richiedere la carta, è necessario rispettare queste condizioni:

  • ISEE fino a 40.000 euro: L’indicatore economico familiare non deve superare questa cifra. L’Assegno Unico Universale non influirà sul calcolo dell’ISEE.
  • Cittadinanza:
    • Italiani o cittadini dell’Unione Europea.
    • Extra-UE con:
      • Permesso di soggiorno UE per lungo periodo.
      • Permesso di lavoro superiore a sei mesi.
      • Permesso per ricerca per più di sei mesi.
  • Residenza in Italia obbligatoria.

Come richiedere il bonus nascita 1000 euro 2025

Il contributo sarà versato dall’INPS nel mese successivo alla nascita o adozione. Per ottenerlo:

  • I genitori devono inviare una domanda online sul sito INPS.
  • Oppure possono rivolgersi a un CAF per assistenza.

Le istruzioni dettagliate saranno pubblicate dopo l’approvazione della legge.

Bonus spesa 1000 euro 2025

Compatibilità con altri bonus

La “Carta per i nuovi nati” è compatibile con altri aiuti, come:

  • Assegno Unico Universale.
  • Bonus Asilo Nido.

FAQ: Bonus spesa 1000 euro 2025

1. Bonus spesa 1000 euro 2025: scadenza

Il Governo italiano ha approvato un nuovo aiuto economico per le famiglie in difficoltà. Questo bonus spesa 1000 euro sarà disponibile da gennaio 2025 e potrà essere usato fino a febbraio 2025. In futuro, potrebbe essere prorogato se necessario.

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Aumenti Assegno unico 2025: Nuovi Importi Ufficiali – Tabella Inps https://bonusgazzetta.it/aumenti-assegno-unico-2025-tabella-inps/ https://bonusgazzetta.it/aumenti-assegno-unico-2025-tabella-inps/#respond Tue, 03 Dec 2024 05:00:00 +0000 https://bonusgazzetta.it/?p=1680 Read more]]> Nel 2025, l’Assegno Unico 2025, il sostegno economico per le famiglie con figli a carico, subirà alcune modifiche importanti. Gli importi saranno aumentati per compensare l’inflazione, offrendo così più aiuto alle famiglie. Questo cambiamento porterà un miglioramento nel reddito familiare. Scopriamo insieme tutte le novità che ci aspettano.

Che cos’è l’assegno unico 2025?

L’Assegno Unico e Universale 2025 (AUU) è un aiuto economico che supporta le famiglie con figli a carico. È stato creato per rendere più facili e più forti gli aiuti destinati alla genitorialità e dalla natalità. La parola “unico” significa che accorpa diversi tipi di sostegno che c’erano in passato, mentre “universale” indica che è garantito a tutte le famiglie con figli, almeno in una forma base, senza guardare al reddito.

A chi spetta l’assegno unico 2025?

Per il 2025, ci saranno dei cambiamenti importanti per l’Assegno Unico. Le nuove regole riguarderanno chi può riceverlo e gli importi che saranno erogati. L’Assegno Unico 2025 spetta alle famiglie che soddisfano le seguenti condizioni:

  • Per ogni figlio minorenne a carico: l’assegno viene dato dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 18 anni.
  • Per figli maggiorenni a carico fino ai 21 anni, se:
    • Frequentano un corso scolastico o professionale, oppure sono iscritti a un corso di laurea;
    • Lavorano con un reddito inferiore a 8.000 euro all’anno, o stanno facendo un tirocinio;
    • Sono registrati come disoccupati e cercano attivamente lavoro;
    • Svolgono il servizio civile universale.
  • Per figli con disabilità a carico: l’assegno è previsto senza limiti di età.

Nel 2025, quindi, ci saranno cambiamenti nelle condizioni di accesso e nelle somme che si potranno ricevere.

Leggi anche questo:- Bonus 260 euro 2025: a chi spetta, requisiti, come richiedere

Quanto ammonta l’assegno unico 2025?

Dal 1° gennaio 2025, l’Assegno Unico Universale (AUU) subirà un piccolo aumento. Questo incremento dello 0,8% è dovuto all’inflazione registrata nel 2024 e serve a sostenere le famiglie nel mantenere il loro potere d’acquisto.

Importi per figli minorenni:

  • Quota massima: per famiglie con un ISEE fino a 17.227,33 euro, l’importo per ogni figlio minore salirà da 199,40 euro a 200,99 euro, con un aumento di 1,59 euro al mese.
  • Quota minima: per famiglie con ISEE sopra 45.574,96 euro o senza ISEE, l’importo minimo passerà da 57,00 euro a 57,45 euro, con un incremento di 0,45 euro.

Maggiorazioni:

  • Bambini sotto 1 anno: l’importo sarà aumentato del 50%, portando la cifra massima a 301,48 euro.
  • Famiglie con almeno 3 figli o figli sotto 3 anni: anche in questo caso, l’aumento sarà del 50%, con un importo massimo di 301,48 euro.

Importi per figli maggiorenni (18-21 anni):

  • Per ISEE fino a 17.227,33 euro, l’importo crescerà da 96,90 euro a 97,68 euro.
  • Per ISEE sopra 45.574,96 euro o senza ISEE, l’importo passerà da 28,50 euro a 28,72 euro.

Maggiorazioni per figli con disabilità:

  • Non autosufficienti (fino a 18 anni): l’importo salirà da 119,60 euro a 120,56 euro.
  • Disabilità grave (fino a 18 anni): da 108,20 euro a 109,07 euro.
  • Disabilità media (fino a 18 anni): da 96,90 euro a 97,68 euro.
  • Età 18-21 anni (tutti i gradi di disabilità): da 91,20 euro a 91,93 euro.

Altre maggiorazioni:

  • Figli successivi al secondo: l’importo varierà da 17,24 euro a 97,68 euro, a seconda dell’ISEE.
  • Madri sotto i 21 anni: maggiorazione fissa di 22,98 euro per ogni figlio.
  • Entrambi i genitori che lavorano: maggiorazione che può arrivare fino a 34,37 euro, in base all’ISEE.

Assegno unico 2025: requisiti

Aumenti Assegno unico 2025: Nuovi Importi Ufficiali - Tabella Inps

Per ricevere l’Assegno Unico nel 2025, devi rispettare questi requisiti:

Requisiti di cittadinanza e residenza:

  • Devi essere un cittadino italiano o di un paese dell’Unione Europea, o un loro familiare che ha diritto di soggiorno o soggiorno permanente.
  • Se sei cittadino di un paese fuori dall’UE, devi avere un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o un permesso unico di lavoro che ti permette di lavorare per più di sei mesi.
  • Devi pagare l’imposta sul reddito in Italia.
  • Devi vivere e avere la residenza in Italia, o aver vissuto in Italia per almeno due anni, anche non consecutivi, oppure avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di almeno sei mesi.

Requisiti per i figli a carico:

  • L’assegno parte dal settimo mese di gravidanza per ogni figlio minorenne a carico.
  • Per i figli maggiorenni a carico, fino ai 21 anni, l’assegno è possibile se:
    • Frequentano una scuola o un corso di formazione professionale, o stanno facendo un corso di laurea.
    • Lavorano o fanno un tirocinio con un reddito inferiore a 8.000 euro all’anno.
    • Sono registrati come disoccupati e cercano lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego.
    • Fanno il servizio civile universale.
  • Per i figli con disabilità, l’assegno è valido senza limiti di età.

Assegno unico 2025 cosa cambia?

A partire dal 1° gennaio 2025, ci saranno cambiamenti importanti riguardo l’Assegno Unico Universale, una misura che aiuta le famiglie con figli. Le modifiche sono state introdotte dalla Legge di Bilancio 2025. Ecco le principali novità:

  • Assegno Unico ed ISEE
    • L’Assegno Unico non influenzerà più il calcolo dell’ISEE per alcuni bonus.
      • Bonus Asilo Nido: Le famiglie che iscrivono i figli agli asili nido potranno accedere al bonus senza che l’Assegno Unico aumenti l’ISEE.
      • Bonus Nuove Nascite (1.000 euro): Il bonus per la nascita o l’adozione di un bambino verrà dato tramite carta prepagata, e l’ISEE non sarà influenzato dall’Assegno Unico.
  • Aumento degli importi dell’Assegno Unico
    • Gli importi dell’Assegno Unico verranno aumentati ogni anno per tenere conto dell’inflazione.
      • Anche se l’inflazione sarà più bassa nel 2024, si prevede comunque un lieve aumento a partire dal gennaio 2025.
  • Possibili cambiamenti futuri
    • Il governo sta considerando altre modifiche all’Assegno Unico.
      • Famiglie con ISEE alto: Potrebbe esserci una riduzione o eliminazione dell’Assegno Unico per le famiglie con un ISEE sopra 45.000 euro, destinando i soldi risparmiati alle famiglie con più figli o con figli disabili.
      • Assegno Unico e altre prestazioni ISEE: Si sta pensando di escludere l’Assegno Unico anche dal calcolo dell’ISEE per altre prestazioni, per evitare che influisca sull’accesso a altri bonus e aiuti.
Assegno unico 2025

Assegno unico 2025 aumenti

A partire da gennaio 2025, l’Assegno Unico e Universale per i figli a carico sarà leggermente più alto grazie alla rivalutazione annuale legata all’inflazione. Il tasso per il 2024 è stato fissato allo 0,8%, come stabilito dal decreto del Ministero dell’Economia pubblicato il 27 novembre 2024 nella Gazzetta Ufficiale n. 278. Ecco Nuovi importi per il 2025

Gli importi aggiornati varieranno in base all’ISEE e alla situazione del figlio.

  • Figli minorenni:
    • Massimo: 200,99 euro (per ISEE fino a 17.227,33 euro).
    • Minimo: 57,45 euro (per ISEE sopra 45.939,56 euro o senza ISEE).
  • Figli maggiorenni (18-21 anni):
    • Massimo: 97,68 euro.
    • Minimo: 28,72 euro.

Alcuni casi prevedono importi più alti:

  • Per figli dal secondo in poi:
    • Massimo: 97,68 euro.
    • Minimo: 17,24 euro.
  • Per genitori con entrambi lavoratori:
    • Aumento: 34,37 euro.
  • Per madri con meno di 21 anni:
    • Aumento: 22,98 euro.
  • Per figli con disabilità:
    • Non autosufficienti: 120,56 euro.
    • Disabilità grave: 109,07 euro.
    • Disabilità media: 97,68 euro.

L’incremento dello 0,8% è più basso rispetto agli anni precedenti. Questo riflette un tasso di inflazione contenuto nel 2024. Gli aumenti per il 2025 saranno quindi modesti, ma garantiscono comunque un adeguamento.

Assegno unico 2025 tabelle

Ecco la tabella con i nuovi importi dell’assegno unico 2025:-

Categoria ISEE Importo Attuale Nuovo Importo Aumento
Figli minorenni (Quota Massima) Fino a 17.227,33 euro 199,40 euro 200,99 euro +1,59 euro
Figli minorenni (Quota Minima) Oltre 45.574,96 euro o senza ISEE 57,00 euro 57,45 euro +0,45 euro
Bambini sotto 1 anno N/A N/A 301,48 euro (50% aumento) N/A
Famiglie con almeno 3 figli o figli sotto 3 anni N/A N/A 301,48 euro (50% aumento) N/A
Figli maggiorenni (Quota Massima) Fino a 17.227,33 euro 96,90 euro 97,68 euro +0,78 euro
Figli maggiorenni (Quota Minima) Oltre 45.574,96 euro o senza ISEE 28,50 euro 28,72 euro +0,22 euro
Figli con disabilità (Non autosufficienti) Fino a 18 anni 119,60 euro 120,56 euro +0,96 euro
Figli con disabilità (Grave) Fino a 18 anni 108,20 euro 109,07 euro +0,87 euro
Figli con disabilità (Media) Fino a 18 anni 96,90 euro 97,68 euro +0,78 euro
Figli con disabilità (18-21 anni) Tutti i gradi 91,20 euro 91,93 euro +0,73 euro
Figli successivi al secondo Varie fasce ISEE 17,24 – 97,68 euro 17,24 – 97,68 euro N/A
Madri sotto i 21 anni Fisso 22,98 euro 22,98 euro +0,00 euro
Entrambi i genitori lavorano In base all’ISEE 34,37 euro 34,37 euro +0,00 euro

Assegno unico 2025 isee

L’Assegno Unico e Universale è un aiuto economico per le famiglie con figli a carico. L’importo cambia in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) della famiglia. Per il 2025 ci sono novità importanti sul calcolo dell’ISEE e sui nuovi importi.

L’importo dell’assegno viene aggiornato ogni anno per adattarsi all’inflazione e alle variazioni dell’ISEE. Questo garantisce che il valore resti adeguato nel tempo. Gli importi dipendono da:

  • Numero di figli: più figli ci sono, maggiore è l’importo.
  • Età dei figli: importi diversi per fasce d’età.
  • ISEE della famiglia: determina le fasce di reddito e il massimo dell’assegno.

Ad esempio, l’adeguamento al costo della vita ha portato a una rivalutazione del 5,4% degli importi. Secondo il messaggio INPS n. 572 dell’8 febbraio 2024, le nuove soglie ISEE sono:

  • ISEE sotto 17.090,61 euro: massimo assegno di 199,4 euro.
  • ISEE oltre 45.574,96 euro: massimo assegno di 57 euro.

Nel 2024, gli importi sono stati rivalutati dello 0,8% a causa dell’inflazione.

L’ISEE 2025 si basa sui dati del 2023. Per calcolarlo si utilizza la scala di equivalenza, che considera il numero di componenti del nucleo familiare e aggiunge maggiorazioni in base a particolari condizioni.

Numero ComponentiParametro
11,00
21,57
32,04
42,46
52,85

Se ci sono più di cinque componenti, si aggiunge un valore per ogni persona in più.

Maggiorazioni

MaggiorazioneCondizione
0,35Per ogni componente oltre i cinque
0,50Per disabilità media, grave o non autosufficiente
0,20Per nuclei con tre figli
0,35Per nuclei con quattro figli
0,50Per nuclei con almeno cinque figli
0,20Per nuclei con figli minori, se entrambi i genitori hanno lavorato almeno sei mesi nell’anno di riferimento
0,30Per nuclei con almeno un figlio sotto i tre anni e genitori lavoratori
  • Genitore solo non lavoratore: le maggiorazioni di 0,20% e 0,30% si applicano anche a famiglie con un solo genitore non lavoratore.
  • Genitore non convivente: se ha riconosciuto i figli, viene incluso nel nucleo familiare per l’ISEE, salvo eccezioni.
  • Componenti in strutture sociosanitarie: se un membro della famiglia vive in una struttura residenziale, si aggiunge 1 punto alla scala di equivalenza.
Assegno unico 2025

L’AUU 2025 introduce regole chiare per aiutare le famiglie, garantendo un sostegno equo e aggiornato nel tempo.

Assegno unico 2025 senza isee

La Legge di Bilancio 2025 introduce nuove regole per l’Assegno Unico Universale (AUU). Queste modifiche sono pensate per rendere il sistema più equo e utile per le famiglie.

  • Esclusione dell’AUU dal calcolo ISEE
    • Le somme ricevute con l’AUU non saranno considerate per l’ISEE.
    • Questo evita che l’assegno abbassi l’accesso ad altri aiuti economici.
    • Le famiglie potranno ottenere più facilmente altre agevolazioni.
  • Obbligo di presentare l’ISEE per l’AUU
    • Si propone di rendere l’ISEE obbligatorio per richiedere l’assegno.
    • Oggi: Chi non presenta l’ISEE prende solo l’importo minimo.
    • Con la nuova regola: Senza ISEE, si rischia di perdere l’assegno.
    • Questo serve a garantire il sostegno alle famiglie con più difficoltà.
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