La scadenza dell’ISEE si avvicina, fissata per il 31 dicembre, e i contribuenti italiani sono chiamati a rinnovare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per continuare a usufruire di importanti agevolazioni economiche e sociali. Questo documento, essenziale per calcolare l’ISEE, perde validità alla fine dell’anno, indipendentemente dalla data in cui è stato presentato.
L’ISEE, indispensabile per ottenere sostegni economici e sociali, è calcolato sulla base dei dati forniti nella DSU. Questa dichiarazione contiene informazioni fondamentali sulla composizione del nucleo familiare e sulla situazione patrimoniale e reddituale dei suoi membri. I dati sui redditi e sui patrimoni considerati nella DSU si riferiscono sempre a due anni prima rispetto alla data di presentazione.
- Ad esempio, una DSU depositata nel 2024 include i redditi e i patrimoni del 2022.
L’attestazione ISEE ha una validità uniforme: scade sempre il 31 dicembre dello stesso anno in cui è stata presentata la DSU, anche se quest’ultima è stata trasmessa pochi giorni prima della fine dell’anno. Per esempio, una DSU inviata a gennaio o a dicembre 2024 produrrà comunque un ISEE valido fino al 31 dicembre 2024.
I contribuenti devono quindi organizzarsi per rinnovare la DSU entro i tempi previsti, garantendo così il rilascio dell’ISEE 2025, che sarà calcolato sulla base dei dati patrimoniali e reddituali del 2023. Questo rinnovo è cruciale, soprattutto per continuare a ricevere benefici come l’assegno unico per i figli a carico.
Tra le novità previste per il calcolo dell’ISEE 2025, potrebbe esserci l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro. Questa misura, inizialmente ipotizzata per il 2024, potrebbe diventare realtà dal 1° gennaio 2025, rappresentando un vantaggio per molti contribuenti, riducendo il valore dell’ISEE e ampliando il numero dei beneficiari.
Per semplificare il rinnovo e prepararsi adeguatamente, è importante seguire alcune raccomandazioni:
- Verificare che la composizione del nucleo familiare indicata nella DSU sia aggiornata alla data di presentazione, segnalando eventuali variazioni come nascite, matrimoni o cambi di residenza.
- Raccogliere tutta la documentazione necessaria, compresi i dati relativi ai redditi e ai patrimoni del 2023, come estratti conto bancari e postali.
- Monitorare eventuali aggiornamenti legislativi che potrebbero influire sul calcolo dell’ISEE.
- Presentare la DSU nei tempi utili, utilizzando anche il modello precompilato disponibile sul sito dell’INPS a partire da gennaio 2025.
Pianificare con anticipo il rinnovo dell’ISEE è fondamentale per evitare interruzioni nei benefici e garantire un calcolo aggiornato che rispecchi correttamente la propria situazione economica.